Giochi di Carte Online
Le origini delle carte da gioco si perdono nella notte dei tempi; le prime testimonianze risalgono infatti al X secolo in Cina ed in India con il ganjifa. Alcuni storici legano l'origine delle carte alla nascita della carta moneta proprio nel continente asiatico, in questa visione il mezzo e la posta in gioco dell'azzardo si fondevano in un unico veicolo; altri storici sostengono invece che le carte derivino direttamente dai tasselli del domino, quindi con un origine ancora più antica.Non sappiamo con esattezza se la storia di una delle due tesi sia vera, ma di certo sappiamo che il termine cinese p'ai viene usato per descrivere sia le carte che le tessere per il gioco del domino o del mahjong il che lega a doppio filo l'origine e la storia di entrambi gli strumenti ludici.
Le tradizioni Indiane o Cinesi passarono comunque attraverso la Persia fino a giungere alle coste mediorientali dominate dagli arabi che nel medio evo trasformarono le carte in un modello che divenne già molto simile a quello contemporaneo.
L'EVOLUZIONE DELLE CARTE DA GIOCO
Durante il XIV secolo le carte si diffusero velocemente dal continente asiatico in tutta Europa, importanti testimonianze storiche ne sono:1.un ordinanza Fiorentina del 23 maggio 1376 che vieta i giochi di carte delle naibbe (nome arcaico derivato dall'arabo 'nàib, e cioè il deputato o vicerè delle carte memelucche)
2.nel 1377 un ordinanza parigina vieta il gioco delle carte nei giorni feriali.
vengono inoltre ritrovati
1.un sermone di un frate domenicano di Basilea risalente al 1377 che parla del gioco delle carte
2.un inventario di un mercante di Barcellona del 1380 che contiene tra le altre cose un mazzo di nayps (carte) composto da 44 pezzi
3.il mazzo di carte più antico è risalente al 1430, viene chiamato il "mazzo di Stoccarda" e le carte che lo compongono ritraggono scene di caccia.
La Storia nel continente europeo è diversa a seconda della zona geografica (differenti culture) : variano molto la struttura e l'aspetto delle carte da gioco iniziando con l'introduzione dei disegni che ne semplificavano notevolmente l'utilizzo.
Gli spagnoli cambiarono gli sconosciuti bastoni da polo con i ben più conosciuti randelli; al tempo, inoltre, si perse l'uso del dieci portando le carte dalle originarie 52 alle locali 48. In origine nei paesi di cultura germanica i semi diventarono cuori, campanelli, ghiande e foglie e si sviluppà una tipologia di mazzo a cinque semi (il quinto sono gli scudi) che raffigura scene di caccia, questa variante destinata a scomparire verrà chiamata "Mazzo Venatorio". I mazzi venatori erano di solito splendidamente illustrati e utilizzavano semi rappresentanti animali o strumenti di caccia.
La Francia cambiò i semi in forme stilizzate probabilmente come derivazione dei semi tedeschi. I semi francesi si estesero anche all'Inghilterra dove i fiori tornano a chiamarsi bastoni (clubs) e i quadri vennero chiamati diamanti (diamonds).
Storicamente gli italiani unirono alle carte di origine moresca 22 soggetti illustrati di origine locale (molte volte regionale) ed aggiunsero alle tre figure maschili una figura femminile la "regina" dando così origine al mazzo per il gioco dei trionfi cioè i "tarocchi" che con alterne fortune sono arrivati fino a noi.
LE CARTE OGGI
La storia ci insegnache i giochi di carte attualmente più diffusi sono anche i più recenti. Il poker nacque nel 1829 negli Stati Uniti, il Bridge ad esempio si sviluppò tra fine '800 e gli anni 20, il baccarà nella prima metà dell'ottocento, la Canasta fù inventata a Montevideo durante la seconda guerra mondiale e la scala quaranta iniziò la sua diffusione dall'Ungheria nel primo dopoguerra.I giochi tradizionali italiani hanno di solito origini più lontane ma la loro forma attuale ha ben poco a che vedere con quella originale: Barrica e Primavera risalirebbero al XVI secolo, la Scopa e la Briscola non vanno più in la dell'inizio 1800, il Tresette sarebbe nato agli inizi del 1700 ed il Settemezzo intorno al 1890.
I mazzi italiani sono tipicamente composti da 40 carte ma esiste un'enormità di variazioni stilistiche tipiche di ogni regione e molto varipinte, che però possono essere iscritte in quattro grandi gruppi:
- tipo settentrionale:derivano dai tarocchi del XV secolo, hanno le spade a scimitarra e i bastoni a forma di scettri, gli assi di solito molto elaborati spesso riportano dei motti. Si trovano nelle versioni a 36 (anche se raro) a 40 o a 56 carte.
- tipo spagnolo: sono le più usate, i bastoni sono a forma di tronchi e le spade sono diritte. Esistono solo nella versione a 40 carte.
- tipo francese: portano i semi delle carte francesi, sono essenzialmente diffuse nel nord-ovest e si trovano nelle versioni a 36 (genovesi), 40 o 52 carte.
- tipo tedesco: portano i semi tipici tedeschi, sono diffuse soprattutto nella provincia di Bolzano dove sono conosciute con il nome di Salisburghesi. Nate come mazzo a 36 carte, negli anni'80 furono portate a 40 che ad oggi è l'unico mazzo che si trova in Alto Adige.